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                                                                                                                             RAKATAZ

 

I primi di febbraio del 2013 nasce l'idea di un progetto musicale dalla mente dei due fratelli Baldacci, Patrizio e Guia, e di Antonio Lopardo.

Viene scelta la sala prove del complesso bandistico della Montesina come base logistica, vengono contattate Barbara Valiani e Michela Mazzanti, e due giovanissimi batteristi, Lorenzo Bruni e Gabriele Sferruzza.

L'idea è quella di creare uno spettacolo dove le cover vengono rivisitate e stravolte, creando tre linee vocali portanti che giocano insieme sulle diverse tonalità e caratteristiche delle cantanti, tra armonie e vocalizzi.

Dopo quattro mesi di sala prove, decidono di provare l'emozione dell'esibizione, e si recano sulla passeggiata di Tirrenia per creare un evento in  stile "artisti di strada". Le canzoni sono ancora poche, solo sei pezzi studiati però in modo maniacale, e l'esibizione va benissimo, la gente si ferma, balla, canta e riprende con il cellulare. Tra lo stupore di tutti, in primis dello stesso gruppo che scarica l'adrenalina e le paure dovute al debutto. Si decide allora di creare un evento ancora più grande ed articolato, un vero concerto, e avendo l'appoggio della Montesina, sia in fatto di strumentazione, sia nell'uso della sala da concerto, viene decisa la data. Sarà il 4 luglio 2013.

Manca anora una cosa però, il nome, dapprima viene scelto il nome del vecchio gruppo del chitarrista, Patrizio, i rock Galileo, ma dopo diverse ricerche viene appreso che questo nome è ancora in uso, si decide allora per un più suadente ed identificativo RAKATAZ, che deriva dal gergo "raccattati", che sottolinea il fatto che nessuno dei componenti del gruppo è un vero professionista, ma tutto si svolge nell'ambito amatoriale della musica.

Durante le prove per la serata di debutto però la tensione gioca brutti scherzi, e a seguito di alcuni screzi i due batteristi abbandonano il gruppo, seguono ore febbrili alla ricerca di un batterista che si materializza nella telefonata di un ragazzo di 21 anni, Mirco Famiglietti, alla ricerca di un gruppo dove suonare. Con l'aiuto di un amico, Manuel Biosa, che nel frattempo crea le partiture di batteria, Mirco ha solo una settimana e mezzo per imparare i 18 pezzi che verranno suonati, ma si rivela un acquisto importante per il gruppo, grazie alla serietà e l'impegno che mette nel preparare la serata.

Viene creata la serata evento denominata "Suonato il 4 luglio" parafrasando il famoso film "nato il 4 luglio" e vengono invitati ad aprire la serata gli amici MalloGatto. La serata parte bene, la sala è piena, i MalloGatto presentano i cinque pezzi che hanno all'attivo, molto graditi dal pubblico, e quindi, finalmente i Rakataz nascono veramente, 18 pezzi in rapida successione sul palco, rock, reggae, swing, ballads, tutto scivola via in un susseguirsi di emozioni luci e suoni, e la gente ancora una volta apprezza e si diverte.

Grazie a questa serata vengono offerte altre date, la prima è i primi di agosto in "casa", a Staffoli dove la squadra di calcio locale organizza una tre giorni in stile sagra, ed i Rakataz sono chiamati a suonare alla prima serata. Durante la preparazione della serata però, ancora una volta come già successo in precedenza, alcuni dissapori portano all'abbandono del progetto di una delle cantanti, Barbara, che viene sostituita da Serena Perna.

Come nella serata di debutto aprono le danze i Mallo Gatto ma la serata non và come sperato, i troppi problemi acustici dovuti sia all'impianto audio che all'acustica del palco fanno si che ne venga fuori una serata dove tutto và storto ed il nervosismo e l'incapacità di riuscire a sentirsi la fà da padrona. Nessuno abbandona però e la serata viene portata al termine, tutto serve da esperienza e di questa ne faranno tesoro.

La settimana dopo i Rakataz suonano a Ponsacco nella bellissima cornice del teatro/cinema Odeon, la serata è la prima in cui non hanno un gruppo di apertura, come sempre sarà di li in poi. La serata va benissimo, tutti ci divertiamo e la tensione che si era creata a Staffoli svanita nel nulla.

Le serate si susseguono nella prima estate di attività e tutto và a gonfie vele fino alla serata a Castelfranco di sotto a Settembre, in occasione della sagra organizzata dalla contrada S. Michele. Il palco è molto grande e dal punto di vista musicale va tutto benissimo, la gente balla e canta e alla fine i complimenti si sprecano, ma acora una volta ci sarà un addio all'interno del gruppo, a salutare questa volta sarà Michela, forse la voce più  versatile del gruppo, potente, calda, educata dagl'anni di studio. Questa sarà la perdita più grave per il progetto, non verrà rimpiazzata, e si cambierà rotta sul genere musicale fin li scelto.

Tutti capiscono che è arrivato il momento di realizzare pezzi propri inediti, e nel giro di un mese ne vengono buttati giù ben 7, tutti scritti dal chitarrista, Patrizio. Si decide quindi che è arrivato il momento di chiudersi in sala d'incisione per creare il primo album.Purtroppo dal progetto dell'album si tira fuori anche Serena, non convinta appieno anche a causa dell'esborso economico a cui sono tenuti i componenti del gruppo, trattandosi di un album autoprodotto. I Rakataz si affidano alle cure dello studio di incisione di Davide Bertini, a Santa Maria a Monte, il feeling nasce subito e le idee fluiscono veloci, nell'album saranno presenti 4 cover e 7 inediti, verrà girato e montato il primo video "ROMA", verrà creato il libretto contenuto nell'album dove sono presenti i testi di tutte le tracce e le foto dei componenti.

Il 20 Febbraio 2014 viene presentato il video "ROMA" arrivando a quasi un migliaio di visualizzazioni su youtube

Intano le serate continuano e la più divertente ed emozionante è sicuramente al Laghetto Pardossi il 22 Marzo 2014 in occasione del compleanno dell'amico batterista Manuel, il pubblico si diverte balla ed alla fine della scaletta chiedono il bis per potersi scatenare ancora....

Il 30 Marzo i Rakataz scaldano gli strumenti al The One Pub di Santa Maria a Monte, un occasione per prepararsi al primo concorso a cui si sono iscritti, Emergenza Festival.

Il 4 aprile 2014 i Rakataz si esibiscono sul fantastico palco del The cage Theatre di Livorno, sarà una serata bellissima, per la prima volta il palco sarà allestito da professionisti, assistenti di palco, assistenti audio, con materiale professionale, amplificatori, luci, microfoni, insomma tutto un impianto da concerto di primo livello. I Rakataz ricevono inoltre una buona recensione da parte dei giornalisti presenti in sala, con un degno di nota riguardante la voce solista, Guia.

Finalmente il 22 aprile 2014 esce l'album omonimo, 300 copie praticamente polverizzate nell'arco di pochissimo tempo, i punti di vendita sono diversi e coprono una vasta area che va da Fucecchio a Pontedera a San Vincenzo, il tutto pubblicizzato da un intervista presente sul canale Youtube.

Viene anche messo sullo stesso canale il secondo video, dal nome Rakataz, una canzone simpatica e scherzosa dedicata ai piccoli fan, il video infatti è interamente a cartone animato.

Grazie alla spinta dell'album le serate fioccano, ma un altro problema è all'orizzonte, Serena decide di lasciare il gruppo, e viene sostituita da Isotta Bono, mentre la voce solista, Guia, è in dolce attesa e non riesce a reggere più una serata intera sul palco. Nonostante tutto i Rakataz tornano a Staffoli nella bellissima cornice del parco della rimembranza, dove suonano dopo l'amico Giuliano Demodè.

A questo punto i Rakataz capiscono che Guia non ce la fa più, e Isotta non è ancora in grado di reggere il peso della voce solista, e decidono di dire addio alle serate con il loro ultimo concerto dell'anno.

La serata si svolgerà a Montecalvoli presso il circolo Arcipicchia, la serata è perfetta, cena, concerto e dalla mezzanotte la prima partita dell'Italia ai mondiali contro l'inghilterra. Sarà la serata migliore di tutte, la sala strapiena, balli, canti e un pò di tristezza per l'arrivederci finale, oltretutto portano anche bene, sarà l'unica partita che l'italia vince.

Il primo passaggio per radio è su punto radio cascina, che trasmette tre pezzi inediti ed intervista il chitarrista, Patrizio.

A questo punto si unisce al gruppo un tastierista, Simone Calandra, e un batterista Emanuele Pepe che con Mirco si occupera della batteria e delle percussioni, e Isotta abbandona il progetto presa dai troppi impegni.

A gennaio 2015 il secondo passaggio in radio, questa volta dagl'amici di Radioradicchio nell'ambito della trasmissione sons of music presentata da Stefano Masi con l'aiuto di Morgana e del marchese, i Rakataz faranno un pezzo inedito ed un medley di nuovi pezzi rigorosamente inediti in versione unplugged.

Si aggiunge anche un altra voce, maschile questa volta, infatti Williams Busdraghi canterà in coppia con Guia nella serata del 31 gennaio 2015 al the One di Ponticelli, mentre invece Mirco, il batterista storico dei Rakataz lascerà il gruppo.

Ma dopo una pausa di un paio di mesi Mirco torna nel gruppo ed esce Emanuele Pepe, uscirà anche Williams ed i Rakataz praticamente resteranno quasi in formazione originale, quella dei primi tempi: Patrizio chitarra, Antonio basso, Guia voce, Mirco batteria, con l'aggiunta del solo Simone per le tastiere

Vengono buttate giù nuove idee, e nascono una quindicina di nuovi pezzi, che appena saranno pronte formeranno il secondo album dei Rakataz.

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